“Ai pensieri che non hanno avuto l’occasione di emergere

Il progetto espositivo si pone l’obbiettivo di analizzare il tema della gravidanza attraverso una ricerca sociale. Partendo da una personale riflessione, mi muovo alla ricerca di oggetti soglia che raccontino l’esperienza stessa della gravidanza, disgiunta dall’atto della creazione.
Oggetti che siano porte di connessione a lunghi o brevi periodi, intrisi di ricordi intimi e pensieri taciuti, che portino il visitatore a soffermarsi non sul personale giudizio scaturito dalla vista delle esperienze condivise, quanto piuttosto alla potente valenza emotiva di cui ogni oggetto esposto è intriso, sia esplicita che non, lasciando che il particolare risalga da solo alla coscienza.

La mia ricerca ha il seme in ogni singolo stato d’animo che ha fatto da padrone al mio corpo durante le varie fasi della mia gravidanza, dal rifiuto alla curiosità, dal dolore all’immaginario di scenari differenti nel mio futuro. In una società dove l’unica gravidanza degna del termine è quella vissuta con il forte desiderio e il sorriso sul volto, spesso mi sono scontrata con il pensiero dell’altro che, inevitabilmente, rendeva nebuloso e confuso il mio sentire.

Nell’obbiettivo di dare vita ad una mostra ad importa sociale, dove le opere diventano voce e testimonianza degli attori della società stessa, nella pluralità delle esperienze connesse al fine di raccontare, smascherare e sensibilizzare le menti alla consapevolezza che, in unione ad un evento cosi potente, nessuna percezione è superflua.

Danza gravida vuole essere il versante del termine stesso, dal latino “appesantito”,in riferimento al peso portato in grembo, a favore del pensiero pesante, del carico emotivo che porta l’individuo a stravolgimenti e scontri, con se stesso e con l’altro.

Se senti di voler contribuire alla realizzazione di questo viaggio sensoriale puoi donare qualche scatto dell’oggetto che racconta la tua o l’esperienza di una persona a te vicina, scrivendomi su Whatsapp al 3319247523 o compilando il form che trovi sotto, ti assicuro che sono pochi e semplici passaggi. Se lo farai ti ringrazio di cuore, sarà mia premura ricontattarti appena possibile!

Le fotografie saranno raccolte in un archivio parte dell’ultimo capitolo della mia tesi, con l’augurio che in futuro gli oggetti potranno unirsi in un luogo intimo, per dare vita ad una reale esposizione.
Non è rilevante che tu sia uomo, donna, madre o padre; ogni testimonianza sarà osservata o, se lo desideri, ascoltata senza giudizio.

Hai dubbi o perplessità? Contattatami via mail danzagravida@gmail.com o su whatsapp al numero 3319247523, sarò lieta di darti le risposte che cerchi!

Prometto di trattare la tua esperienza con cura e attenzione e di darle lo spazio che merita in questa terra.